Passa ai contenuti principali

Riscriversi, con la giusta calligrafia

L'ultimo mio post risale al 18 agosto.

S'intitolava 'Desideri'.

Non so perchè ma la connessione con quello che vivo oggi mi è chiara e netta. Forse è proprio per questo che non c'è stato un nuovo post dopo quello.

I desideri devono rimanere tali, e forse non avverarsi mai. Servono per accendere le giornate e per aprire piccoli spiragli di possibilità nel quotidiano a volte grigio, noioso o troppo pieno, che non si riesce nemmeno a far la pipì.

Così dopo circa 3 anni e mezzo ho dato retta a un desiderio scovato online, una di quelle collisioni ideali tra dentro e fuori che mi vien difficile pensare che avvengano per caso.

Vado a fare un corso di calligrafia... Mi sentivo anche buffa a dirlo. Infatti lo dicevo fra i denti, sibilandolo di qua e di là perchè non si capisse bene, tra la contentezza e l'incredulità. Ecco un nuovo treno su cui salire. Ecco una nuova  passione da esplorare.

Mi sono lasciata trasportare da tanta fiducia e da un treno veloce che mi dava la nausea. Ho preso fiato, tappato il naso, e sono andata giù.

Non potevo proprio mancare ad un incontro con le parole. Io che me le tengo strette, che non le faccio uscire. Che le parole pesano tanto. quelle che si dicono e quelle che si ascoltano. o che ti investono. o quelle che ti ammutoliscono.

C'è un ritmo tra la linea che va giù e quella che va su... un fiato lungo o breve che sia, un piccolo saltello, un pensiero che rimbalza tra una lettera e l'altra. E poi colori, linee, segni che lasciano il segno, e una parola può essere morbida, dura, lenta, veloce, netta, sfumata, sussurrata, urlata ... e poi scompare, mentre nel cuore ti rimane un mantra da ripetere all'infinito, e le mani segnano il foglio e guidano le linee. ad occhi chiusi. chè si vede meglio.

Una strada così, si percorre con un accompagnatrice esperta, una guida che sta lì con te e poi si allontana un attimo, quasi distrattamente, lasciando lo spazio perchè accada quel qualcosa di magico sul tuo foglio.

Monica Dengo è stata veramente preziosa nell'offrire spunti, dubbi e certezze in questo piccolo viaggio nelle parole scritte.

Un viaggio particolare che ho vissuto in modo catartico, un modo per ritrovare le parole che perdo per strada, rispolverarle e ridargli un significato. Un modo per trovare nuove parole da scrivere e sentirle vibrare nelle mani mentre le vedi nascere tracciate dalla tua personale linea.

Infine raccogliere tutto il proprio lavoro in un libro, disegnare la copertina, legare le pagine con il filo. E' proprio un invito a non perdersi, a leggersi, rileggersi, e... riscriversi.

(Volevo essere più gioiosa in questo post ma non mi pare di aver raggiunto l'obiettivo. Lo pubblico lo stesso perchè ho voglia di ringraziare Monica per avermi offerto una vista da una bellissima finestra e Roberta per la sua calda ospitalità.)


Post popolari in questo blog

Incisione su tetrapak: un laboratorio

Perchè un laboratorio artistico di incisione su tetrapak che avesse come tema i tarocchi? Innanzitutto per sperimentare una tecnica che sembra inarrivabile, poco quotidiana. In questo senso assume un significato il tetrapak, materiale di riciclo che nelle nostre giornate abbiamo modo di trovare nei cosiddetti brik: del latte, dei succhi di frutta, della passata di pomodoro… Un contenitore che diventa materia prima per contenere un’immagine, per raccogliere delle linee incise, dei graffi, che significano emozione che passa dal corpo per trovare una forma, una matrice pronta a sporcarsi di inchiostro per poi farsi racconto, storia che si ripete nella stampa. La macchina della pasta è eredità culturale che rimanda alle nonne, a dei tempi lunghi di lavorazione, fatta con passione amorevole. Stampare la sfoglia giusta, ottenuta con la giusta pressione, con la giusta pulizia, quella che va bene per noi, richiede attesa e sperimentazione. I tarocchi sono simboli universali, a

Laboratorio di incisione su tetrapak (-6)

Mancano pochi giorni ormai al 25 novembre, data fissata per il laboratorio di incisione su tetrapak a tema tarocchi: L'invito è aperto a tutti quelli che sono curiosi di scoprire cose nuove e che vogliono dedicarsi ad un'attività manuale, a chi ha voglia di prendersi una pausa e pensare un po' a se stesso in modo creativo. La stampa con tetrapak è una occasione facile e veloce per ritrovarsi con una propria incisione incorniciata in salotto o per regalare qualcosa di unico fatto con le proprie mani. Partecipate! https://goo.gl/forms/TnjR4N4CkAEIWktN2

Mani in pasta... di sale

'Mamma fazzamo i biccotti e poi li mettiamo in fonno?' Ecco che all'ennesima infornata di biscotti, torte e ciambelle non ce la posso fare e siccome al didò fatto in casa ho rinunciato (non è venuto bene era molliccio e l'ho dovuto buttare), 'Facciamo la pasta di sale ', dico, correndo a prendere un vecchio libro che avrò ormai da 10 anni e che ho utilizzato mezza volta. Ricetta per la pasta di sale:  Una tazza di sale fino, due di farina, acqua quanto basta per rendere l'impasto morbido ma non appiccicaticcio, quindi circa mezza tazza. Impastare e ... giocare! Noi abbiamo fatto le palline da lanciare contro la parete, i vermi , le polpette , abbiamo anche assaggiato bleah  e riassaggiato bleah bleah  ... ma giusto per sentire se di sale andavano bene. Infine per non dimenticarci di questa fantastica esperienza (e come potremo mai? Adesso è pasta di sale every day!) abbiamo preso una polpetta , l'abbiamo stesa e poi abbiamo fatto le